Perché scegliere Vegan per l’ambiente?

da Vegan Project
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E’ già da qualche anno che si affronta in modo più serio ed approfondito,  il tema dell’impatto ambientale derivante dalle svariate attività umane  (produttive, agricole , energetiche etc.)

L’accordo internazionale sulla  salvaguardia del clima e sul surriscaldamento globale, siglato a Parigi anche dagli USA, avrebbe dovuto portare le Nazioni firmatarie, al mantenimento dei livelli di temperatura media globale ben al di sotto dei due gradi in più, rispetto ai livelli preindustriali.

Purtroppo però, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nonostante i sempre più evidenti segnali e le numerose prove scientifiche che relazionano dettagliatamente il surriscaldamento del nostro pianeta, ha deciso di uscire dall’accordo, rinnegando così le decisioni della precedente amministrazione.

E’ comunque vero che da indiscrezioni di pochi giorni fa, potrebbe esserci un  eventuale ripensamento.

Il vero problema sono però, i colossali interessi finanziari delle varie multinazionali, le quali guidano il mercato dell’industria agro-alimentare e, insieme ad esso, anche il nostro consumo.

Il consumo: cosa possiamo fare noi?

Le nostre scelte possono fare tantissimo se guidate più dalla ragione e dalla conoscenza, che dalla pubblicità e dalla moda del momento.

In molti si chiedono cosa spinge una persona a diventare vegana. Appunto!

Una persona; non un consumatore o un cliente; semplicemente una persona che opera delle scelte in base a criteri etici, sanitarie e di eco sostenibilità. Coloro che dallo scaffale del supermercato non prendono prodotti di origine animale conoscono fin troppo bene le conseguenze delle proprie scelte a tavola.

Ma quanto “costa “ il tuo hamburger?

Per nutrire una persona che segue una dieta vegana per un anno è sufficiente avere a disposizione appena 688  mq di terreno agricolo. Per una persona vegetariana occorre un campo tre volte più grande, per un onnivoro si ha bisogno di una campo 18 volte più grande.

Un hamburger, per esempio, ci costa ben 2.500 litri di acqua, una tonnellata di carne macellata 10.000.000 di acqua potabile.

La sproporzione tra costi e benefici è del tutto evidente!

Inoltre il 51% dei gas serra del nostro pianeta, sono prodotti dagli allevamenti intensivi, dalla distruzione sistematica delle foreste pluviali e dalle coltivazioni tradizionali. Ecco perché gli scienziati ci avvertono che nel 2050 avremo solo il 30% dell’acqua oggi a disposizione, anche tenendo conto dell’aumento vertiginoso della popolazione mondiale.

Dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre azioni ed agire di conseguenza, perché la rotta può ancora essere invertita se solo, tutti insieme, cominciamo a credere che possa esserci un futuro più dignitoso per noi e per le future generazioni.

Scegliamo eco, scegliamo sano, scegliamo cruelty free !

Vegan is the way

 

Autore: Dario Calabrese di Vegan Project

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