Indagine Sconvolgente In un incubatoio di Polli

L’associazione Essere Animali ha reso pubblica l’ultima terribile investigazione, realizzata sotto copertura da una delle attiviste del gruppo in uno dei più grandi incubatoi di polli da carne in Italia.

Le immagini rappresentano una novità nel nostro paese e sono state rese note tramite il Corriere della Sera, che le ha pubblicate in anteprima.

Un’infiltrata di Essere Animali ha lavorato per alcuni mesi all’interno di una delle maggiori aziende italiane ed è stata testimone dell’orrore che caratterizza addirittura il primo giorno di nascita di milioni di pulcini.

Sin dai primi istanti della loro vita, che non vale niente per coloro che li considerano al pari di meri oggetti, essi sono strattonati, schiacciati, spinti, fatti scivolare sul nastro trasportatori e gettati come spazzatura per essere tritati vivi se feriti o ammalati.

LO CHIAMANO PROCESSO DI SELEZIONE

E’ il meccanismo per il quale i minuscoli pulcini vengono eliminati e allontanati da quelli destinati a diventare il cibo sulla tavola di milioni di italiani. Come cita il Corriere della Sera nel suo articolo, pubblicato il 31 gennaio, la triturazione è    “Una procedura che rispetta quanto stabilito dalla normativa vigente.

La macerazione dei pulcini è inserita nella normativa sulla protezione degli animali durante l’abbattimento, (Regolamento CE n. 1099/2009) per cui il metodo di eliminazione “deve procurare la morte istantanea degli animali”: «Il dispositivo deve essere munito di lame a rapida rotazione o protuberanze di spugna – si legge nel regolamento – La capacità del dispositivo deve essere tale che tutti gli animali, anche se numerosi, vengano istantaneamente uccisi»”

NON ESISTONO PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE CHE NON COMPORTINO SOFFERENZA E MORTE

Chi è contro la schiavitù animale – umana e non umana – non può tacere di fronte alle distinzioni tra una bistecca, un bicchiere di latte vaccino o un uovo: per produrli miliardi di animali vengono fatti nascere ogni minuto, apposta per essere imprigionati, sfruttati, torturati e infine uccisi.

Le galline ovaiole, per esempio, vengono sacrificate per il nostro palato all’età di 2, massimo 3 anni, quando smettono di produrre il quantitativo richiesto di uova. I pulcini nascono in incubatrice e, come possiamo osservare dalle terribili immagini di quest’ultima investigazione, non hanno pace sin dai primi secondi di vita.

Non esistono galline usate per produrre uova che si salvino dal macello dopo che smettono di produrre uova e che muoiano di vecchiaia: mantenere in vita una gallina “inutile” è costoso. Non esistono uova felici, perché non esistono allevamenti felici che non siano pur sempre allevamenti, né prigioni comode che non siano alla fine comunque delle prigioni.

Non esistono schiavi meno oppressi di altri.

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