ALIMENTAZIONE E REFLUSSO GASTROESOFAGEO – I CONSIGLI DELL’ ESPERTO

Il reflusso gastroesofageo è una sintomatologia che coinvolge sempre più persone. Molteplici sono le cause che portano a svilupparlo. Stress, fumo, abuso di alcool, farmaci, scarsa attività fisica, alimentazione scorretta. I soggetti coinvolti lamentano bruciore alla bocca dello stomaco, dovuta all’azione lesiva dell’acido cloridrico e il rigurgito del bolo alimentare a volte fino alla bocca, nelle due ore successive al pasto. Spesso sono coinvolte anche le donne in gravidanza le quali presentano una perdita di tono del cardias, la valvola che regola il passaggio delle sostanze tra esofago e stomaco oppure un’alterata motilità nel tubo digerente. Ne soffre almeno il 15% della popolazione italiana.

Il Journal of gastrenterology ha recentemente pubblicato le nuove linee guida dell’American college of gastoenterology per la diagnosi e la terapia. Vengono affrontati sintomi extra-esofagei quali asma, tosse cronica e laringiti e complicanze come esofagite erosiva, stenosi peptica ed esofago di Barrett.

Quali accorgimenti vanno presi dal punto di vista alimentare?

In primis è sicuramente di fondamentale importanza tenere sotto controllo il peso corporeo seguendo non solo una corretta alimentazione ma praticando anche una buona attività fisica. Gli alimenti maggiormente sconsigliati sono quelli che aumentano la secrezione gastrica come agrumi, tè, caffè, cioccolato e quelli che sono molto ricchi di grassi saturi soprattutto salumi e formaggi.

Un’alimentazione vegetale risulta povera di grassi saturi i quali sono principalmente contenuti nelle proteine animali e risulta pertanto più digeribile: i cibi permangono per meno tempo nello stomaco evitando di appesantirlo e di determinare un’eccessiva produzione di acido cloridrico.

Al contrario è molto ricca di alimenti alcalini che contrastano l’eccessiva acidità: ne è un esempio il miglio, un cereale gluten-free dalle ottime proprietà nutritive ed ottimo alleato dello stomaco, abbiamo poi la liquirizia che protegge le mucose della parete gastrica, e ancora l’acidulato di humeboshi ottimo condimento per verdure dalla ottime capacità alcalinizzanti, il kuzu radice da cui si ricava una polvere bianca che sciolta in acqua crea una miscela gelatinosa che aderisce alle pareti dello stomaco proteggendolo dall’iperacidità gastica.

In presenza di reflusso è vivamente sconsigliato il consumo di pasti abbondanti e il consumo di pasti in tarda serata, entrambi rallentano la digestione e pertanto aumentano l’acidità.


Ricetta consigliata dall’ esperto


Miglio con germogli di soia, carote e piselli

Ingredienti per 1 persona

  • 70 g di miglio decorticato
  • 1 carota piccola
  • 30 g di piselli
  • 30 g di germogli di soia

Procedimento

Cuocere il miglio rispettando la giusta proporzione di acqua riportata in confezione, a parte stufare in acqua la carota tagliata a rondelle e i germogli di soia, aggiungendo a piacere dell’acidulato di humeboshi per dare sapore, a cottura ultimata aggiungere il miglio avendo cura di amalgamare tutti gli ingredienti, servire.