Capperi che buono

Capperi che buono

Questo prodotto è della mia terra, la Puglia, dove le piante di capperi si possono trovarle lungo la strada come molte altre piante selvatiche, questo frutto che il più delle volte è utilizzato come complemento e non alimento, ha delle grandi proprietà nutritive.

I capperi in realtà non sono altro che il bocciolo della pianta, che deve essere raccolto e fatto appassire per circa 24 ore in ambiente scuro, per poi conservarlo in barattolo in diversi modi, sotto sale, aceto o sottolio.

Vediamo le proprietà dei capperi

Prevalentemente sono formati da acqua per oltre l’80%, contengono carboidrati, proteine, fibre, grassi, ceneri, minerali, zuccheri, calcio, potassio, ferro, fosforo, selenio, magnesio, zinco, rame, manganese e sodio.

Ha anche una discreta quantità di vitamine quali la A, il gruppo B fino alla B6, la C, E, K e la J, inoltre i capperi hanno anche la quercetina, una sostanza antiossidante del gruppo dei flavonoidi i quali danno buoni benefici all’organismo.

I capperi solitamente sono usati per pizza e in molti piatti della tradizione dell’Italia meridionale, uno di questi è proprio il classico spaghetto alla napoletana, al pomodoro con olive e capperi e altri ingredienti, ovviamente per i vegani senza acciughe.

Vorrei fare qualche esperimento in cucina appena posso, e cercare di usare i capperi come elemento di spicco e non solo come esaltatore di sapori, qualcosa che dia un valore maggiore a questo bocciolo tanto buono e pieno di proprietà quanto spesso poco preso in considerazione.

Sto pensando a un piatto particolare nuovo e sicuramente vegano, ma con la base di capperi, ovviamente quelli desalinizzati o sottolio, che ne dite di farci una salsa tipo pesto, con capperi, peperoni verdi, mandorle o noci e un po’ di aglio e peperoncino, potrebbe essere una buona combinazione?

Se riesco a fare questo pesto, lo brevetto 😀 non so come verrà, ma per ora una cosa è certa, a me ha fatto venire fame …