Prescrizioni mediche: la giungla della salute!

 

Prescrizioni mediche: la giungla della salute!

Che i medici ricevono “omaggi” dalle case farmaceutiche ormai è un dato di fatto, che poi siano anche elargizioni in soldoni è ipotizzabile, o meglio era, visto che ora sappiamo che prendono dei soldi in base alle prescrizioni fatte.

Un recente report ci dice che, un medico più prescrive farmaci “famosi” e più guadagna, normale? Nemmeno per sogno, si tratta di un conflitto d’interesse gigantesco, che ha ripercussioni sulla salute della gente!

E’ emerso in un recente documento di ProPublica, che le prescrizioni mediche, fatte con farmaci branded le case farmaceutiche apprezzano, chiaramente poi si sdebitano con il viaggio omaggio, l’orologio e spesso non di meno con i soldi.

Le prescrizioni mediche come il tassametro

Ogni prescrizione ha un valore, niente di empatico ma solo valore economico, soprattutto per i medici e case farmaceutiche, il paziente spesso senza rendersene conto non è altro che il prodotto con il quale le due parti, medici e farmaceutiche si arricchiscono, chiaro sulla pelle dei pazienti!

Il profitto dovrebbe essere totalmente assente dal settore medico, altrimenti verrà sempre prima il profitto, quindi benessere economico personale, rispetto a quello del paziente che senza dubbio diventa secondario se non irrilevante.

Il medico deve fare gli interessi del paziente

Se non fa questo allora deve cambiare professione, magari fare il finanziere o banchiere, i danni li farà lo stesso ma almeno non alla salute. Dal documento di ProPublica sono emerse inquietanti realtà, parliamo degli Stati Uniti, ma possiamo immaginare che anche in Italia e in altri paesi le cose non vadano meglio.

La salute deve essere gestita pubblicamente, altrimenti si rischiano derive liberiste che hanno un solo obiettivo, quello dei soldi, in questo caso non importa come farli, anche a spese dei pazienti, perché se è vero che magari non ti ammazzano, di sicuro se le prescrizioni mediche sono fatte per vendere, non curano!