Olio di Palma: ecco perchè evitarlo – Ambiente e salute

da Patrizia Saccente
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L’olio di palma è un prodotto molto versatile e con costi di produzione relativamente bassi, per questo è largamente utilizzato nelle produzioni industriali. Si ricava attraverso la spremitura dei frutti maturi delle palme da olio e, per essere idoneo al consumo alimentare, viene sottoposto ad un processo di raffinazione, che lo trasforma in un olio insapore, inodore e facilmente lavorabile: caratteristiche che lo rendono perfetto soprattutto per la realizzazione di prodotti da forno, ma anche per cosmetici e molti altri articoli in commercio. Questi fattori, che sembrerebbero positivi dal punto di vista economico, sono in conflitto con quelli salutari e ambientali, infatti sono innumerevoli le motivazioni per cui sarebbe opportuno evitare il consumo di questo olio.

Le conseguenze della deforestazione…

Le piantagioni di palme da olio provocano la deforestazione di intere zone tropicali, con conseguente perdita della biodiversità e inquinamento atmosferico. Per ricavare il suolo necessario per le piantagioni, infatti, vengono abbattute intere foreste, attraverso il taglio degli alberi preesistenti o l’incendio della zona interessata. Le conseguenze di queste procedure sono tante e gravi, tra cui: la foschia provocata dal fumo delle combustione, che riduce la qualità dell’aria; la trasformazione dell’habitat naturale, che mette a rischio numerose specie animali, di cui alcune come gli oranghi sono in pericolo di estinzione; l’inquinamento delle acque e del suolo. Per questo, gli esperti sono alla continua ricerca di una strategia per una produzione sostenibile, che non gravi sull’ambiente e sulla biodiversità e la RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil), che è la principale organizzazione per la certificazione dell’olio di palma, nel 2018 ha vietato la deforestazione alle società associate

Espansione delle piantagioni in Africa…

Questa consapevolezza non basta, però, a franare l’aumento di produzione e si pensa che le piantagioni, collocate soprattutto nel sud-est asiatico (in Indonesia e Malesia si produce circa il 30% dell’olio vegetale mondiale), in futuro si espanderanno anche in Africa. Gli studi hanno dimostrato che i terreni africani idonei alla coltivazione si sovrappongono alle zone boscose e la deforestazione provocherebbe gravi danni alla biodiversità presente, minacciando soprattutto i primati africani, che rischiano già l’estinzione.

Consumo alimentare…

L’olio di palma non grava solamente sull’ambiente e sugli animali, ma colpisce direttamente anche la salute dell’uomo. Contiene, infatti, molti più grassi saturi degli altri oli vegetali e diverse analisi hanno mostrato come possa aumentare il rischio di cardiopatia ischemica, colesterolo e danni alla salute cardiovascolare. È importante fare molta attenzione ai prodotti alimentare in commercio, soprattutto perché i derivati dell’olio di palma hanno più di 200 nomi alternativi, che rendono le etichette poco chiare. Il regolamento UE 1169/2011 ha imposto dal 2014 l’obbligo di esplicitare la tipologia di olio utilizzato, mentre in altri paesi basta la dicitura “olio vegetale”, che chiaramente rende difficile l’identificazione di tali sostanze.

Morti premature e malattie…

I danni ambientali provocati dalla deforestazione, ovviamente, hanno ripercussioni anche sulla salute generale. Dagli anni ’90, l’inquinamento atmosferico derivato dal taglio e dagli incendi delle foreste ha colpito la popolazione del sud-est asiatico, in particolare i gruppi più vulnerabili come neonati e bambini. Preoccupante è l’effetto delle esposizioni sui feti e sugli infanti, soprattutto per l’inadeguata protezione che viene data alla maternità. La metà dei lavoratori delle piantagioni indonesiane sono, infatti, donne e i bambini non subiscono soltanto un impatto indiretto, ma anche diretto a causa dello sfruttamento minorile. In queste zone, nel 2015, la deforestazione ha provocato 100.000 morti premature a causa delle sostanze inquinante e l’aumento di malattie respiratorie, oculari e della pelle. I danni provocati sono, quindi, paragonabili (o addirittura peggiori) a quelli causati dall’alcool e dal tabacco e coinvolgono l’intero Pianeta, con tutte le specie viventi presenti. È necessario aumentare la consapevolezza generale, perché i consumatori hanno il potere di cambiare le cose.

Non aspettare oltre, elimina il consumo di olio di palma dalla tua quotidianità!


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2 commenti

Paola Ceccon 5 Agosto 2019 - 12:33

Vi conosco da poco ma vi seguo sempre. Complimenti

Reply
Patrizia 6 Agosto 2019 - 13:07

Grazie

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